Viceversa, quando
chiedo un kalamaki, io, ateniese di nascita e di cultura, intendo
carne tagliata a bocconi infilzata in uno spiedino generalmente di legno e cotta alla
brace, al forno, sulla piastra.
La terminologia
non è la stessa in tutto il paese; mi si dice che a Salonicco, città
di grande cultura e tradizione gastronomica, quando si chiede un kalamaki,
capiscono subito che di ateniese si tratti e se decidono di prendere per i
fondelli gli si porta una cannuccia, (che in lingua greca si dice
kalamaki) quella per bere le bibite!!!! Viceversa, quando si chiede
un souvlaki gli si vede portare quello che per noi ateniesi è un
“kalamaki”, cioè carne tagliata a bocconi e infilzata allo spiedino. Ciò evidentemente non vale per il pesce spada visto che tutti concordano che questo delizioso piatto si chiama xifias souvlaki, ossia bocconcini infilzati in uno spiedino, una piccola souvla - spiedo.
Potrei anche pormi
la domanda come fa un popolo a mettersi d'accordo quando quello che nel sud è
una pietanza nel nord è un attrezzo ma non me la pongo e
propongo questa ricetta che sicuramente mette tutti d'accordo anche
sul nome. Noi l' avevamo scoperta nei tardissimi anni '70 e la
consideravamo una prelibatezza cosa che peraltro è.
Le mie variazioni
sono le seguenti: ho dimezzato la quantità, ho utilizzato cipolle
grandi anziché cipolline, pomodori grandi anziché pomodorini e ho
prolungato di 3 minuti il tempo di cottura.
Ingredienti:
- ½ kg di pesce spada senza la pelle e tagliato a dadini di 3 – 4 cm circa
- 2 cipolle bianche sbucciate e tagliate a quarti (in alternativa cipolline intere)
- 2 pomodori tagliati a dadini di circa 3 – 4 cm (in alternativa pomodorini tagliati a metà o anche interi)
- mezzo peperone giallo tagliato a quadri
- mezzo peperone verde tagliato a quadri
- un pizzico abbondante di pepe rosso
- il succo di mezzo limone
- mezza tazzina da caffè di olio evo
- sale
- pepe nero macinato fresco
Procedimento:
In una ciotola versare tutti quanti gli
ingredienti senza eccezione alcuna, mescolare con le mani, coprire e
mettere in frigorifero per 3 ore.
Accendere il forno a 190 gradi.
Rivestire una teglia di cartaforno.
Bagnare con acqua fredda 4 spiedini di
legno e infilzare il pesce alternato con le verdure e spennellare con
la marinata. Sistemare gli spiedini sulla teglia e cuocere in modalità grill per circa 15 minuti, girando gli spiedini un paio di
volte.
2 commenti:
li ho sempre chiamati souvlaki, l'altro termine non l'ho mai visto, buonissimi in qualunque modo si chiamino ! Buon fine settimana, un bacione
penso che venerdì sera ne gusterò uno very original (!!!!)
amelie
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