Diversi anni dopo, per la precisione nel 1860 ad Atene, si
pubblica il secondo libro di ricette dal
titolo esotico: “i misteri della cucina francese”. Anche questo, come il primo
non è che una traduzione. E’ stato ristampato nel 1881 e appariva nei cataloghi delle librerie fino
alla fine del secolo.
Subito dopo, nel 1863 si pubblica a Kostantinopoli la cucina di N. Sarantis, con 500 ricette la maggior parte delle quali ha un nome
francese.. Le ricette sono ispirate sia dalla cucina della Grecia antica che
dalla più recente tradizione culinaria greca subendo però sempre la supremazia della cucina francese. Nell’introduzione, Sarantis dichiara che il
libro è rivolto ai suoi colleghi cuochi e alle padrone di casa. Oltre le ricette dà
alcune indicazioni sul risparmio energetico e di cibo, istruzioni per la
pulizia della cucina, informazioni sulle caratteristiche degli alimenti.
Nel 1899 Vassilios Alexiadis, letterato, capocuoco e pasticcere
scrive la “grande cucina casalinga e pasticceria”, composto da 1022 ricette con
l’intento di aiutare le famiglie, dato che secondo lui, tutti i libri finora
pubblicati sono rivolti ai cuochi e non alle famiglie. Dichiara che eviterà l’uso
di termini stranieri e l’utilizzo di ingredienti improbabili, introvabili e
cari.
Alexiadis insieme a
P. Kantoros, capocuoco del palazzo reale, offre un panorama di quanto vige
nella Grecia borghese verso la fine del 19° secolo, dove insieme al “salmone
all’olandese” e al “dentice alla maitre d’hotel”, convive il “merluzzo plakì” e
le “sarde con cipolle”.
Nel 1910 si stampa la prima edizione della “Cucina di
Tselementès” che ha conosciuto una notorietà senza precedenti, con innumerevoli
ristampe e riedizioni. Intere
generazioni di greci sono cresciuti con le sue ricette il chè rende la sua lettura/studio
estremamente interessante.
Nel 1912 si pubblica “la moderna cucina e pasticceria” di
Nikolaos Vasilakis, capocuoco del famoso hotel ateniese “Agglia”, che nell’introduzione
scrive: “La maggior parte delle ricette sono ispirate da diversi libri francesi”.
E’ infatti evidente che quello che scrive è fortissimamente ispirato per non dire condizionato dalla
cucina francese. Alcuni dei cibi che descrive sono degni di un pranzo a
Versailles. E’ questo il periodo in cui
la cucina greca si distacca dalla sua tradizione e comincia a
imborghesirsi. Negli hotel e ristornanti
ateniesi, piatti tradizionale come il “trahanas” o “gallina con hilopites” sono considerati ormai provinciali e pertanto
messi al bando.
La “Nuova Cucina Casalinga”
di Alexios Vitsikounakis con 454 ricette è stato stampato nel 1925. L’editore,
nell’introduzione dichiara che la pubblicazione di un libro che riporta in modo preciso le dosi
degli ingredienti per la cucina e la preparazione di dolci e liquori era necessaria, dato che non
tutte le signore e signorine potevano frequentare scuole di cucina.
Hrysa Paradeisi, nata nel 1910 si è occupata di cucina dal 1940 al 1987. Ha
viaggiato molto, raccogliendo materiale e ricette che ha pubblicato nella
sua “Grande Cucina e Pasticceria”, da cui è tratto questo pudding di lapalissiana origine inglese.
Ingredienti: (laddove indico una tazza si intende una tazza normale da tè)
- 1 tazza di farina 00
- 1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
- 1 cucchiaino raso di baking powder
- 1 cucchiaino raso di sale
- 1 cucchiaino raso di cannella in polvere
- un pizzico di noce moscata
- 1 tazza di uvetta sultanina
- 1 tazza di uvetta nera
- 1 tazza di frutti di frutti di bosco disidratati (mirtilli, lamponi, more)
- ½ tazza di prugne secche tritate al coltello
- ½ tazza di noci pestate nel mortaio
- 1 tazza di zucchero semolato
- 1 e ½ tazza di pan grattato
- 1 tazza di burro
- 3 uova
- 1 tazzina e mezza (da caffè) di confettura di mirtilli
- 4 cucchiai di cognac o brandy
- 4 cucchiai di latte
- burro per imburrare
Per la glassa:
- 1 albume
- 200 gr. di zucchero a velo
- 4 cucchiai di acqua
Procedimento:
Setacciare insiemi i primi 6 ingredienti.
Incorporare la frutta, lo zucchero, il pangrattato, il burro liquefatto, le uova leggermente sbattute, la confettura, il latte e il brandy.
Imburrare bene uno stampo di 2 litri di capienza.
Versare il composto e coprire con carta forno imburrata.
Mettere sopra un panno e legare stretto con dello spago. Se invece il vostro stampo è provvisto di coperchio, imburrare bene il coperchio e coprire.
Mettere sul fuoco una pentola provvista di coperchio in grado di contenere lo stampo, riempire a ¾ con acqua e sistemare sopra una gratella.
Adagiare sulla gratella lo stampo con il pudding e coprire con il coperchio del recipiente.
Io a questo scopo ho usato la wok che è provvista di gratella e ho coperto con la cupola della wok.
Lasciare cuocere al vapore per 3 ore.
Ritirare dal fuoco e togliere lo stampo dalla pentola con l'acqua.
Conservare dentro lo stampo in luogo fresco; si conserva per diversi giorni, anzi con il tempo migliora.
Al momento di servire scaldare il pudding al vapore per 1 ora.
Incorporare la frutta, lo zucchero, il pangrattato, il burro liquefatto, le uova leggermente sbattute, la confettura, il latte e il brandy.
Imburrare bene uno stampo di 2 litri di capienza.
Versare il composto e coprire con carta forno imburrata.
Mettere sopra un panno e legare stretto con dello spago. Se invece il vostro stampo è provvisto di coperchio, imburrare bene il coperchio e coprire.
Mettere sul fuoco una pentola provvista di coperchio in grado di contenere lo stampo, riempire a ¾ con acqua e sistemare sopra una gratella.
Adagiare sulla gratella lo stampo con il pudding e coprire con il coperchio del recipiente.
Io a questo scopo ho usato la wok che è provvista di gratella e ho coperto con la cupola della wok.
Lasciare cuocere al vapore per 3 ore.
Ritirare dal fuoco e togliere lo stampo dalla pentola con l'acqua.
Conservare dentro lo stampo in luogo fresco; si conserva per diversi giorni, anzi con il tempo migliora.
Al momento di servire scaldare il pudding al vapore per 1 ora.
Per la glassa, versare l’acqua e lo zucchero in un pentolino
e sciogliere bene con una frusta. Appena comincia a bollire, versare l’albume
leggermente sbattuto, incorporare e cuocere mescolando con un cucchiaio di
legno fino alla consistenza desiderata.
Versare sul pudding mezz’ora prima di servire.
- I libri di cucina come fonte di storia e alimentazione in Grecia / tesi di laurea di Alkistis Paraskevi Palidou - Università Harokopeio - Atene 2005
10 commenti:
cara Irene come sai ho raccolto negli anni diversi libri di cucina greca , il primo è stato un libro di Chrissa Paradissis(è scritto proprio così),si chiama " Il miglior libro di cucina greca"ed è tradotto(si fa per dire) in italiano. Ho cercato la ricetta che proponi tu e ho trovato due versioni di focaccia all'uva passa, non sono però raffinate come la tua ! Me la segno nell'attesa di comperare questo libro, spero che negli anni l'autrice abbia cambiato traduttore italiano, era molto folkloristico ma poco professionale.....Un bacione
@chiara
si, anche io in un primo tempo scrivevo Chrissa ma poi ho deciso di scriverlo più possibile simile all'originale.
è vero che le edizioni/traduzioni di cucina greca in italia sono estremamente approntante al folklore, ma non posso negare che per prima è stata la grecia stessa ad alimentare quest'immagine, scorciatoia per attirare turisti frettolosi ma numerosi....
ci credi se ti dico che il blog è stato creato anche (tra i vari motivi) per sfatare quest'immagine/equazione mare/sole e per far vedere che la Grecia non è un paese che si anima solo a luglio e agosto????
bacione e davvero grazie
Χρόνια Πολλά Ειρήνη.
Εύχομαι με το καλό στην φετινή Πρωτοχρονιά και βέβαια έναν πολύ όμορφο νέο Χρόνο σε όλη του την διάρκεια.
Άκρως γευστική πρόταση, ακόμη και για μη "εορταστικές" ημέρες.
Χαιρετισμούς πολλούς.
Che dolce particolare, e che colore ! Devono essere soprattutto
i mirtilli a darglielo . Combinazione ho un'ottima confettura di
mirtilli di bosco fatta da me...
Scusa una domanda : tra gli ingredienti è scritto - 1 tazzina e
mezza di caffè confettura di mirtilli . Siccome poi il caffè non
vien nominato, penso ad un errore di trascrizione... E per
uvetta nera intendi quella di Corinto ?
Grazieee
@πηνελοπη
Η πουτιγκα αξιζει ο,τι και να πεις!!!
Σου ευχομαι και εγω Πηνελοπη μου Χρονια Πολλα, καλη χρονια με υγεια, χαρα, και αφθονια!
@ruli
si scusa, il caffè non c'entra. era solo per indicare la misura. ho corretto e spero che sia chiaro ora.
l'uvetta nera è quella di corinto, si.
a volte con la fretta faccio errori, mi scuso.
grazie per la segnalazione.
Tantissimi auguri di Buon Anno.
irene
Sempre bellissime le tue proposte e ricche di informazioni preziose
Tanti auguri per uno splendido 2015
amelie
@amelie
grazie!!! sono contenta! :)
ti auguro anche io un felice Anno Nuovo, pieno di salute, di gioia, di prosperità.
bacione
Per carità, non scusarti... é facile sbagliare quando si scrive tanto. Invece sei sempre molto accurata nelle tue descrizioni ! Grazie e tanti auguri a te.
Rimpiango sempre di avere pochissimo tempo per il web, specialmente quando si tratta di visitare blog come il tuo, carissima Irene, cher ichiede la giustaquantitA di tempo per leggere bene i tuoi post. Interessantissima la tua disamina sulla storia della cucina scritta in Grecia: vedo che la cucina classica francese ha dominato molto pesantemente in tutta Europa, nel bene e nel male. É un vero peccato che la cucina greca abbia avuto tardi la coscienza della propria, importantissima identità culturale; immagino che 500 anni di dominazione turca non abbiano aiutato. É bello però vedere ch tale consapevolezza cresce, come ad esempio in questo pudding, che a dire il vero mi ricorda tantissimo il Christmas Pudding inglese per il tipo di cottura e in parte per gli ingredienti. Da provare, in ogni caso!
Un bacione e tanti auguri di buon 2015!
@mapi
Vale anche per me. Non c'è tempo per tutto; anche io frequento molto meno di quanto desiderassi dei blogs che mi piacerebbe leggere più spesso!
Hai inquadrato perfettamente la situazione; vero, la cucina greca ha preso coscienza di se da poco, da pochissimi decenni ed è un peccato. Ma non è mai troppo tardi, come si dice.... le cose sono giù cambiate radicalmente sono in miglioramento continuo per dirla con un espressione cara a chi si occupa di Qualità.
Il pudding è chiarissimamente di origine inglese; nel ricettario della signora insieme alla ricette greche si trovano anche inglesi e francesi disseminate qua e la e non potrebbe essere altrimenti. Basti pensare al piatto greco più famoso, il moussakas, che senza la besciamella che ovviamente greca non è, non ci sarebbe il piatto stesso.
Tantissimi auguri per l'Anno Nuovo.
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